PEPPE BARRETTA : IL MAGISTRATO CATELLO MARESCA AMBASCIATORE DEL LEONE D'ORO NEL MONDO PREMIA IL PM NICOLA GRATTERI-

I MAGISTRATI CATELLO MARESCA E NICOLA GRATTERI, POSSONO CONSIDERARSI L'ECCELLENZA DEL NOSTRO PAESE, LA PARTE BUONA DELLO STATO, PERSONE CHE CON I SACRIFICI NELLA LORO VITA E L'AMORE PER IL PROPRIO LAVORO LOTTANO CON TUTTI I MEZZI POSSIBILI LE MAFIE E CERCANO DI DONARE UN FUTURO MIGLIORE A TUTTI NOI, SONO ESEMPI DI VITA CHE DEDICANO IL LORO TEMPO ANCHE AI GIOVANI COME IL MAGISTRATO MARESCA CHE IN 5 ANNI NELLE SCUOLE HA ASCOLTATO E PARLATO AD OLTRE 500MILA RAGAZZI. Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ha ricevuto oggi il Leone d'Oro alla carriera nell'ambito del Gran premio internazionale di Venezia. Un riconoscimento conferito per la sua carriera di magistrato ma anche per quella di scrittore. Gratteri, da quasi 40 anni, vive sotto scorta e di recente ha avuto l'assegnazione di una scorta di primo livello. L'attuale procuratore di Catanzaro ha iniziato la propria carriera nel 1986 come uditore giudiziario proprio nel capoluogo calabrese; dopo un anno e mezzo è diventato giudice a Locri, poi sostituto procuratore sempre a Locri prima di andare a lavorare nella Procura di Reggio Calabria dove è stato anche procuratore aggiunto. La vita del magistrato di Gerace - divenuto capo della Dda di Catanzaro nel maggio 2016 - è stata interamente caratterizzata dal contrasto alla criminalità organizzata. Prolifica anche l'attività di divulgazione scientifica sul fenomeno mafioso con la pubblicazione di 22 libri scritti insieme al docente universitario Antonio Nicaso. L'ultimo volume "Fuori dai confini" tratta l'espandersi della 'ndrangheta nel mondo. (ANSA).

TROPPI NO SULL' AUTO ELETTRICA

Il Governo italiano vota contro il regolamento. Con l'astensione di Germania e Bulgaria e la contrarietà di Polonia e Italia il provvedimento (che richiede una maggioranza qualificata, 55% dei Paesi che rappresentino il 65% della popolazione) non passa. Troppi no sull'auto elettrica. Salta il voto in Europa Rinviato il voto degli ambasciatori in programma per oggi. Meloni "E' un successo italiano". A far deragliare l'iter della norma che prevede lo stop della vendita di auto diesel e benzina dal 2035 in poi è stata la contrarietà di Germania, unita quella di Polonia e Italia (e l'astensione di Bulgaria). Guardiamo attentamente i punti essenziali da non sottovalutare; Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Pichetto Fratin avverte che "a rischio ci sono 70mila posti di lavoro". Il rinvio del regolamento europeo sullo stop ai motori termici apre il dibattito sulle alternative all'elettrico,
mentre Sulla questione delle TERRE RARE, una scelta tutta elettrica sarebbe catastrofica con un modello di sostenibilità che di sostenibile non ha quasi nulla, calcolando che le AUTO ELETTRICHE che contengono dai 9 agli 11 chili di TERRE RARE e che consumato 3/4 volte l'energia necessaria per un automotore termico, ha delle conseguenze ambientali da non sottovalutare esempio; 1) PER OTTENERE UN KG DI GALLIO SERVONO 50 TONNELLATE DI ROCCIA, 2) PER OTTENERE UN KG LUTEZIO SERVONO ADDIRITTURA 200 TONNELLATE CON UN CONSUMO TRA L'ALTRO DI MIGLIAIA DI METRI CUBI DI ACQUA, ACIDI SOLFORICI E NITRICI, POI SCARICATI SICURAMENTE NEL SUOLO O IN MARE. Inoltre per sostenere il cambiamento del nostro modello energetico richiede gia il raddoppiamento della produzione di metalli RARI e nel corso dei prossimi 30 anni sarà necessario estrarre piu' minerali di quanti l'umanità ne abbia estratti negli ultimi 70MILA ANNI e alcuni potrebbero già esaurirsi nel prossimo decennio.
CONSEGUENZE GEOPOLITICHE- Alcuni di questi metalli che sono fondamentali per la produzione di sistemi di comunicazione armamentali e beni di uso comune sono nel 90/95% disponibili della sola CINA e nel restante parte di paesi alleati EUROPEI, mettendo l'europa in una condizione di dipendenza ben peggiore di quella del GAS RUSSO, INOLTRE LE IDEOLOGIE AMBIENTALISTICHE DI PAESI COME LA GERMANIA, SVEZIA, FRANCIA E MOLTI ALTRI CHE HANNO GIACIMENTI DI TERRE RARE, MA NON LI ESTRAGGONO PERCHE'INQUINA E QUINDI HANNO DECISO DI DELOCALIZZARE L'IMPATTO AMBIENTALE E L'INQUINAMENTO DA ESTRAZIONI VERSO PAESI POVERI CHE SONO PRONTI A SACRIFICARE IL LORO AMBIENTE PER ARRICCHIRSI SENZA CONSIDERARE CHE LE CONSEGUENZE LE PAGHEREMO TUTTI, FORSE RAGGIUNGEREMO LA NEUTRALITA' CLIMATICA MA ANCORA UNA VOLTA SULLA PELLE DEI CITTADINI CHE NON POSSONO NULLA.
PROBLEMATICHE ECONOMICHE DEL PAESE -- LO STATO ITALIANO INCASSA OGNI ANNO CENTINAIA DI MILIARDI DI EURO DALLE ACCISE SUI PRODOTTI PETROLIFERI, UNO STATO CON IL PIU' ALTO DEBITO PUBBLICO DEL MONDO COME POTRA' SORREGGERSI CON UN MANCATO INTROITO DI QUESTA ENTITA', INOLTRE I MOTORI TERMICI DI ULTIMA GENERAZIONE INQUINANO QUASI NULLA PERCHE'UNA SCELTA COSI SCELLERATA SENZA CALCOLARE LE CONSEGUENZE. LE SCELTE POLITICHE EUROPEE PROSEGUIRANNO COMUNQUE IMPERTERRITI CON LE LORO IDEE, MA SARANNO LE CASE AUTOMOBILISTICHE CHE SCEGLIERANNO LA STRADA DA PERCORRERE PRODUCENDO AUTO ELETTRICHE, TERMICHE O ALTRE TIPOLOGIE DI MOTORI, PENSO CHE SIA GIUSTO GUARDARE VERSO UN FUTURO PIU' SOSTENIBILE MA NELLO STESSO TEMPO DARE REALMENTE UNA ALTERNATIVA MIGLIORE SENZA CADERE IN UNA IDEOLOGIA OBSOLETA, DISTRUTTIVA PER L'ECONOMICA, CON PROBLEMATICHE SOCIALI E AMBIENTALI PEGGIORI.

L’Italia ha importato da Mosca 11 miliardi di metri cubi, mentre nel 2021 erano 30. Con la prospettiva di arrivare a 5, urge ripensare l’approvvigionamento. A partire da Tap e rigassificatori

Cambia la mappa degli approvvigionamenti di gas dell’Italia. Se nel 2021 il maggiore partner per l’importazione era la Russia con 29,1 miliardi di metri cubi transitati dal Tarvisio verso il nostro Paese, nel 2022 la quota di gas proveniente da Mosca è scesa del 61% a 11,2 miliardi di metri cubi. È cresciuto del 12% il flusso proveniente dall’Algeria, secondo Paese per quantità di gas importato, passato da 21,2 a 23,7 miliardi di metri cubi. Mentre l’Azerbaijan, il terzo Stato da cui l’Italia riceve più gas, ha aumentato l’export verso il nostro Paese, passando nel 2022 a una fornitura di 10,2 miliardi di metri cubi, contro i 7,2 del 2021 (+41%). le note aggiuntive da inserire in questo articolo del SOLE24 ORE, che l'italia anche diminuendo approvviggionamento dalla Russia, di base l'italia ha un contratto TAKE OR PAY pertanto il GAS non comprato verrà pagato di conseguenza, inoltre la crescita del flusso proveniente dall'algeria dobbiamo ricordare che il 49% e di proprietà Russa, bisogna chiedersi e la strada giusta per l'italia TAP e RIGASSIFICATORI, che comportano un costo molto maggiore dalle forniture russe, tutto a discapito dei cittadini Italiani.

GESTORI CARBURANTI: FAIB CONFESERCENTI, “SI VA AL TAVOLO MINISTERIALE CON DETERMINAZIONE. TRASPARENZA È OBIETTIVO DI TUTTI, MA DECRETO COSÌ COM’È CRIMINALIZZA SOLO LA CATEGORIA SPECULATORI E TRAFFICANTI LASCIATI IN PACE. SENZA NOVITÀ CATEGORIA VERSO LO SCIOPERO”

La Giunta nazionale Faib Confesercenti esprime delusione per l’esito dell’incontro di venerdì scorso, che pure si era svolto in un clima positivo. Faib, di conseguenza, conferma il giudizio di forte contrarietà sul decreto Trasparenza. Pesa la formulazione della norma che conferma l’obbligo di un nuovo cartello e l’inasprimento inaccettabile delle sanzioni. Ben venga maggiore trasparenza ma si eliminino adempimenti che risulterebbero inutili e si riveda il sistema sanzionatorio, senza duplicazioni e senza accanimenti. Si perseguano con razionalità gli strumenti utili per dare informazioni corrette ai consumatori, ma si eviti la giungla cartellonistica che creerebbe solo confusione. Se si vuole un nuovo cartello significa che quelli che ci sono non sono utili. E allora li si eliminino e si razionalizzi la giungla cartellonistica. I prezzi dei carburanti sono già oggi i più pubblicizzati rispetto ad ogni altro prodotto di largo e generale consumo e occorre attenzione nel costruire nuove informazioni, tenendo conto delle specificità che ci sono tra rete ordinaria e rete autostradale. Pertanto, lo sciopero contro questo provvedimento inutile e dannoso resta congelato, in attesa dell’incontro di martedì già fissato al Ministero delle Imprese e del made in Italy. In quella sede valuteremo se il Governo ha intenzione di accogliere le richieste della categoria o meno. E prenderemo le decisioni conseguenti che saranno illustrate nel dettaglio nella conferenza stampa unitaria, indetta per giovedì 19 gennaio. Al centro della piattaforma sindacale rimane la lotta alla diffusa illegalità fiscale e contrattuale, che si stima sia superiore ai 13 miliardi l’anno. Non è ammissibile che oltre la metà della rete carburanti sia condotta in modo illegale, con ampio ricorso a fenomeni di caporalato petrolifero e che oltre il 30% dell’erogato sia in evasione iva quando non anche di accise.

RICHIESTA URGENTE RISTORO - CRISI DEL SETTORE DISTRIBUZIONE CARBURANTI -

Dopo aver superato a fatica il lockdown primaverile, la seconda ondata trova stremate le imprese più piccole. Il decreto Ristori (dl 137-2020 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 28 ottobre) intende indennizzare le categorie più colpite dalle restrizioni imposte per frenare l'aumento dei contagi e dall’ultimo Dpcm. Tra questi bar, pasticcerie, palestre, piscine, ma anche alberghi, discoteche e le sale gioco ecc.ecc. ecc.. Su questa base cosi chiara si intende che il blocco di diverse attivita'commerciali ed il mancato spostamento fisico di operai ed imprenditori causa restrizioni, sta di fatto creando un danno incolmabile al SETTORE DISTRIBUZIONE CARBURANTI che vedendo dimezzato i propri EROGATI FINO AD ARRIVARE AD UNA MEDIA DEL -40/50 %, non riesce nemmeno a soddisfare le spese necessarie per il sostegno AZIENDALE. Abbiamo piu'volte sollecitato il GOVERNO per intervenire mirati con un RISTORO con la misura del 50% in base alle dichiarazioni del precedente anno rif.2019, inoltre proposto di attingere alle SCORTE D'OBBLIGO in casi di EMERGENZA NAZIONALE, di cedere una parte delle ACCISE al settore come sostegno economico in base agli erogati che sono facilmente consultabili, attendiamo inermi in questa fase che il GOVERNO Con successivi decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze STEFANO PUNTUANELLI, possa individuare come gia' proposto dalle FEDERAZIONI DI CATEGORIA , ulteriori codici ATECO riferiti a settori economici aventi diritto al contributo. CODICE ATECO ( 47.30 ) . 

IN questo momento storico cosi difficile abbiamo inoltre chiesto nuovi accordi straordinari alle Compagnie Petrolifere per far fronte alla nuova EMERGENZA CORONAVIRUS, gia' diverse compagnie hanno dato parere positivo, ma da soli caro MINISTRO non riusciremo mai a sostenere le AZIENDE che chiedono risposte CONCRETE , URGENTI .

Il settore del COMMERCIO CARBURANTI specialmente GESTORI DI IMPIANTI , navigano su parametri bassissimi per il sostegno della propria attivita', pochi CENTESIMI sono racchiusi tutto il sostentamento della loro ECONOMIA che tra l'altro gia' in profonda crisi da tempo, ora con un mancato erogato come facilmente dimostrabile sono al COLLASSO, il SETTORE DISTRIBUZIONE CARBURANTI SPETT. MINISTRO PUNTUANELLI non puo' attendere ulteriori ripensamenti, questo SETTORE A DIRITTO AD UN SOSTEGNO ECONOMICO SERIO. 

SALUTI 
PRES. FAIB CAMPANIA 
 PEPPE BARRETTA

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Il Gruppo è presente in Italia in 26 città e si avvale di oltre 1.600 dipendenti per fornire alle PMI, ai grandi Gruppi industriali e finanziari e agli Enti Pubblici soluzioni su misura per una adeguata gestione dei rischi. Cordiali Saluti 

Pres. FAIB Campania

Peppe Barretta 

Info email faib@confesercentinapoli.it 

PROPOSTE : CRISI SULLA RETE TITOLARI E GESTORI DISTRIBUTORI CARBURANTI DIMENTICATI DAI GOVERNI - EROGATI IN DISCESA SPESE INSOSTENIBILI -

NAPOLI, 7 novembre 2020 - Il governo chiude il decreto Ristori Bis. Intorno alle due di notte il Consiglio dei ministri ha dato l'ok, accelerando anche con il contributo a fondo perduto legati al nuovo Dpcm. 

Il provvedimento, in due parole, prevede aiuti raddoppiati per chi sarà costretto a chiudere, e il rinvio delle tasse di novembre indipendentemente dalle perdite di fatturato per le attività delle zone ROSSE / ARANCIONI piu' colpite dalla crisi sanitaria. Purtroppo come si evince dalla lista dei CODICI ATECO, sia nel primo che nel secondo decreto non vengono mai menzionati aiuti MIRATI per la categoria GESTORI E TITOLARI DISTRIBUTORI CARBURANTI, i tecnici del comitato scientifico forse non avranno valutato, che il mancato spostamento fra regioni solo in caso di necessita' e varie restrizioni lavorative, al di la' delle ZONE DI CRISI O MENO, implica un dato importante con equivalente di una grandissima mancanza di erogato sulle stazioni di servizio, causando un danno economico alle aziende specialmente i GESTORI gia'con enormi difficolta' economiche e con parametri spesso BASSISSIMI, il quale non potranno mai sostenere le spese GESTIONALI AZIENDALI con cali di questa entita'.

  ABBIAMO INOLTRE REGISTRATO SU TANTISSIME AZIENDE UNA DIFFERENZA MOLTO SOSTANZIALE DI CALO EROGATI ANNO 2019/2020 ARRIVANDO A TOCCARE SOGLIE ANCHE DEL MENO -30% SUL CALCOLO ANNUALE, I NUMERI PROVENGONO DALLA MANCANZA DI TURISMO, IMPONENTE CALO SPOSTAMENTI FRA REGIONI, POCHI SPOSTAMENTI DI AUTOBUS TURISTICI, IL CALO PROVENIENTE NEI CENTRI DI GRANDI CITTA' PER TIPOLOGIA LAVORO SMART WORKING, TAXY, AUTOBUS ECC.ECC.ECC.

 

LA PROPOSTA CHE INDICHIAMO AL GOVERNO E DI CEDERE ALLE ATTIVITA' UNA % DI ACCISA DA CALCOLARE FINE MESE IN BASE ALL'EROGATO NOVEMBRE/DICEMBRE , DESTINATE ALLE AZIENDE COLPITE DEL SETTORE CARBURANTI GESTORI E TITOLARI D'IMPIANTI STRADALI E AUTOSTRADALI. GLI EROGATI SPECIALMENTE CON DAS ELETRONICO E I RELATIVI CORRISPETTVI SONO FACILMENTE VISIONABILI ENTRATA/USCITA MERCE , BASTEREBBE CALCOLARE L'EROGATO DEL MESE SPEDIRE TELEMATICAMENTE LA COMUNICAZIONE E ATTENDERE CHE IL GOVERNO IN BASE AI CALCOLI ACCREDITA L'IMPORTO DIRETTAMENTE SUI CONTI CORRENTI AZIENDALI , COSI FACENDO IL MANCATO EROGATO E IL RELATIVO RIDIMENSIONAMENTO DELL'INCASSO, GLI IMPRENDITORI POTRANNO COMPENSARE E BENEFICIARE DI UN % ACCISA FISSA, IN MODO DA SOSTENERE IN QUESTA FASE COSI CRITICA UN SETTORE SPESSO DIMENTICATO.

  ATTUALMENTE ACCISA SUI PRODOTTI PETROLIFERI GASOLIO 0,6174 ACCISA BENZINA 0,7824 , BASTEREBBERO POCHI CENTESIMI PER SALVAGUARDARE IL SETTORE DA UNA CRISI ANNUNCIATA DA TEMPO ANCHE IN PERIODI NO COVID . INOLTRE PER SFATARE UN MITO, LA MEDIATICA GIORNALISTICA COMUNE ACCOSTA LA VENDITA DEL CARBURANTTE ALL'IMMAGINE DEL MONDO PETROLIFERO MILIONARIO PERCIO SPESSO VENGONO SOTTOVALUTATE LE PROBLEMATICHE DEL SETTORE, MA ESISTE UNA FILIERA COME IN OGNI COMPARTO - COMPAGNIA PETROLIFERA STATO/PRIVATA ENI SPA - LE COMPAGNIE DI BANDIERA NAZIONALI TIPO ESSO - Q8 - REPSOL - API - TOTAL ECC. ECC. - PER POI PASSARE ALLE AZIENDE PRIVATE ANCHE DI SPESSORE NAZIONALE, GROSSISTI DEL SETTORE GESTIONE DI DEPOSITI FISCALI E COMMERCIALI - TITOLARI DISTRIBUTORI CARBURANTI - GESTORI DISTRIBUTORI CARBURANTI, questi ultimi con parametri bassissimi di pochi CENTESIMI LITRO non potranno sostenere senza un aiuto mirato le proprie attività. ATTENDIAMO RISPOSTE CONCRETE CHIEDENDO DI VALUTARE CON UNA PIU'AMPIA E ACCURATA VISIONE TECNICA/AMMINISTRATIVA LE PROBLEMATICHE INERENTI DEL SETTORE COMPARTO CARBURANTI - CORDIALI SALUTI PEPPE BARRETTA PRES. FAIB CAMPANIA